mercoledì 27 febbraio 2013

IL LUDOBUS!

Mamy, papy e "bubu" (in pratica noi tre) siamo stati invitati alla festa di compleanno di un'amichetta del Giò: Agnese!

Devo essere sincera: sono rimasta piacevolmente sorpresa dai giochi "Amarcord" coi quali tutti i bambini si sono divertiti alla grande.

Oltre a leccornie varie a misura di bambino elettrizzato dal casino di una sana festa, c'era anche il piatto sano dove potevi "rubare" senza vergogna un mandarino tutta salute.


Sedie ai bordi di questo grande salone che altro non era l'oratorio del paese: alto. Altissimo come un'antica cascina rimessa a nuovo.
Colorata di bianco e giallo ospitava circa una ventina di genitori con prole e nonni a seguito.
Musica, colori e... giochi!
Ma mica giochi "all'ultima moda" no!!! Giochi antichi, veri, con colori per niente catarifrangenti anzi tinti a mano su materiali adatti all'essere umano.

Acquario in stoffa e legno


Ho deciso di dedicare un post a questo servizio che svolgono Barbara e Franco perché adoro  i giochi semplici e se anche a voi piacciono... vi invito a guardare e a scoprire di che si tratta :)

Il Giò li ha visti per la prima volta :)
Trampoli fatti con vasetti e fili della luce (i nodini sono all'interno dei vasetti)
Hockey "fantasma" in legno: gli elastici neri ai poli funzionano da fionde.








Hockey in legno per quattro giocatori.
Labirinto magico in legno.



Il "Formaggio gigante!" tirando le cordicelle verdi fai slittare l'anello e centra la biglia nel Groviera



Il Ludobus è un parco giochi itinerante e vuol essere uno strumento per interventi territoriali ludico-ricreativi.





...e riqualifica gli spazi ;)
Cassetta in legno con farina gialla.

  
La catapulta! ..tutta rigorosamente in legno con folletti da lanciare in stoffa ;) Giovanni non si schiodava più da qui!


il folletto dovrebbe entrare nella cassetta colorata...dovrebbe, se non finisce tra le mani di qualche persona.. data la forza di mio figlio! :)







Embé?! Anche gli adulti giocano! :D
..era dagli anni 90' che non vedevo un friseé ad una bimba...
Grazie Agnese per la bellissima festa!!! ^_^






Dove va il Ludobus:
piazze, strade, cortili, parchi, condomini, scuole etc.. nei giorni di festa e non.
Ideale per i compleanni e ricevimenti con giochi e laboratori adatti sia agli spazi aperti che chiusi.

Chi coinvolge:
Tutti!!!

Come funziona:
due operatori giocheranno insieme a voi per tre ore :)
contattare Barbara tel 333-3315154

domenica 24 febbraio 2013

Il suo nome sarà...




































I criteri che abbiamo utilizzato per la scelta del nome di nostro figlio?

Siamo partiti soltanto con la voglia di vedere, in nostro figlio, il bene delle persone buone che fino ad oggi abbiamo conosciuto.
Ne abbiamo incontrate parecchie con il nome Giovanni.
Questo nome l'abbiamo scelto anche e soprattutto perché fosse un nome italiano, semplice, piacevole e in armonia con il cognome.

Si susseguono vari motivi della scelta del nome basata su un punto di vista puramente sentimentale.
Perché era il nonno di mio marito che nel ricordarlo, tutt'ora il suo nome conserva profumo di arancini caldi, sole, onde azzurre e dolci sorrisi di lunghissime estati siciliane.

Giovanni, per omaggiare il mio bis-nonno: l'unico in famiglia che ha coltivato la passione per la musica (aveva le chiavi dell'organo nella chiesa del paese) per me che canto lirica è un modo per ringraziarlo di avermi trasmesso una piccola parte di sè.

Questo è stato per noi il primo regalo per nostro figlio: un regalo colorato di buoni ricordi, piacevoli sorprese presenti e ricco di buoni propositi per il futuro.

mercoledì 20 febbraio 2013

Cosa vorresti fare in questa vita?



Quando frizza un Multicentrum nel bicchiere... fa tanto Terme di Saturnia.

Intanto che sbollicina scrivo...

Sto sotto antibiotico da stamattina e fino ai prossimi quattro giorni ne avrò da ingerire assieme al multi vitaminico.
Diagnosi: linfonodi ingrossati e laringe infiammata = antibiotico.
Sapevo che andava a finire così, ma fino a quando non vado da "Paolinodottorino" non prendo medicinali.

Un'altra bollicina si è dissolta alla superficie.

Un'oceano di bollicine...
oceano...

Cose che vorrei fare assolutamente in questa vita:


  1. proporre ai tour operator concerti di musica lirica. Le Maldive mi andrebbero benissimo ma anche i Caraibi non mi dispiacciono.
  2. poi mi piacerebbe cantare ai matrimoni in America e magari partecipare a WeddingTV su Sky 
  3. un altro bambino :)
  4. trasferirmi in una casa più grande...
  5. avere degli animali domestici come i mei adorati uccellini... voi non lo sapete ma io e mio marito li allevavamo e ci mancano tantissimo ora che non li possiamo tenere!!! Sbirciate qui ;) http://win.lucaarena.it/dm/
  6. vivere in campagna (adoro la natura)
  7. ?
  8. bere il multicentrum che ha finito di spumeggiare
...e glu e glu..
ma voi cosa vorreste fare assolutamente in questa vita?









martedì 19 febbraio 2013

Un buon lunedì




Le cose che ho fatto quest'oggi son quasi duemiladuecentocinquanta
...cantava un rap qualche anno fa... e io oggi rappo la mia giornata così!

Stamattina dopo aver portato il Gigio all'asilo sono stata in palestra e ho incontrato una nuova persona che vedrò nelle prossime puntate di acquagym.
Aehmm... spero stia più attenta di oggi però... perché mi stava "stettando" col suo gomito-zampone puntato dritto senza pietà alla mia tetta destra!
Per fortuna non m'ha colpita.
'Eeee sta attenta!!!' ho detto a bassissima voce dopo la spinta.
'Scusami! scusami! ..davvero scusa!! Non l'ho fatto apposta...davv..' si prostra con mani giunte e occhioni languidi e sinceri.
No, vabbé... una che si scusa così non puoi non consolarla (sentendoti anche in colpa..)
E passata la paura siamo diventate pure amiche ^_^

Così rientro a casa e in carrellata sbrigo i mestieri tipo i letti da rifare, la lavatrice da caricare, panni da stendere ed infine il pranzo da cucinare.
Sì, insomma la matinada l'è 'ndada avrebbe detto la mia nonna Brambilla.
Ah! Sapete una cosa?
Quando parlo a Giovanni in milanese non la smette più di ridere!!!! :D
Addirittura ieri faceva fatica a respirare e batteva la manina sul divano piangendo dalle grasse risate... El milanes lè sempre el milanes, el disi semper!

Così dopo pranzo mi sono dedicata al lavoro su internet (per pochi minuti. sigh!)
Perché poi con la macchina vado a riprendere il pupo che tra parentesi ha fatto il bravissimo oggi: ha mangiato la pasta in bianco (tra la zuppa di legumi e i cavolfiori direi che ha fatto un'ottima scelta. Non lo invidio per niente) e poi ha dormito con gli altri bimbi (senza picchiarli, il che non è poco)

La giornata continua al negozio dove ho comprato finalmente questi santissimi-benedetti tappetini per l'auto!!!
Li avrei voluti blu elettrico o rossi ma non c'erano tant'è ho optato per quelli grigio melangiati...
La tipa che faceva cassa aveva voglia di chiacchierare e mentre il Giò saliva sulle macchinine a pedali in esposizione io ciciaravo con la cassiera.
Mi dice che ha il nome del marito uguale a quello di mio figlio e il nome del figlio uguale a quello di mio marito!
No, vabbé... #soncose che se ci pensi ci credi che un destino c'è! (non so bene unire i puntini di queste coincidenze ma me ne guardo bene dal non pensarci troppo)
Ridiamo, chiamo il Giò e usciamo.

Supermarket!
Spesa per la settimana e qui viene il bello.
Sì, uno: ho comprato il miscelatore del lavello quello della cucina (era una vita che non lo cambiavo e due gg fa ha deciso di tirare le cuoia. pace.)
Due: mi sono convinta che senza luce nella cappa... non si può stare.
Massantocielo quanto costano ste lampadine!!!!
Manco dovessi sostituire un lampione dell'autostrada.

Ero stanca e non riuscivo a capire cosa volesse dirmi Giovanni appollaiato nel carrello della Coop e delle trecentoottanta sillabe che pronunciava alla velocità della luce ho capito solo Mamma.

In fondo al tunnel finalmente una luce.
Trattasi di un baby-club all'interno del supermercato, colorato e divertente con tanti giochi.
Solo per bambini che abbiano compiuto i tre anni.
Bingo!
Il Giò li ha compiuti!
Mi avvicino e chiedo spiegazioni sul perché e il per come così parlo con? Giovanna! (senza farlo apposta... sempre il gioco delle coincidenze di prima. no?!)
È una baby-sitter che per due ore sorveglia un gruppetto di bambini che disegnano, colorano e giocano e anche videogiochi!
Ovviamente il Giò spara a zero su tutti i balocchi che riesce ad avvistare nel suo raggio visivo.
'Stai tranquilla, vai pure a fare la spesa e non preoccuparti perché se succede qualcosa ti avvisiamo' mi fa Giovanna.
'Figurati' sorrido '..io sono tranquilla' sorrido di nuovo ma in fondo non sono così super-tranquilla.
Intanto mettiamo la vibrazione al cell e incolliamocelo nella tasca dei pantaloni.
Non si sa mai...
A spesa fatta vado a riprenderlo e anche qui il verdetto finale è positivo.
'Il Giovanni è stato molto bravo e ha giocato con tutti tutti i giochi che c'erano senza fare danni' mi dice La Giovanna.

Insomma oggi è una giornata bellissima e in questo momento sono come nella foto che ho scelto :)
Se poi contiamo che ho programmato un prossimo WE con la mia vecchia compagna di classe...
Se poi contiamo che è nata Irene la bimba della mia amica pianista! (Augurissimi!!! ^_^)
Ho fatto pure l'iscrizione a questo baby-club dove per due ore puoi leggerti le etichette dei prodotti in santa pace!

Ma io, cosa voglio di più dalla vita...un Luchinoooo!!!
No niente, questa m'è scappata perché è tardi... è che mio marito si chiama Luca e allora stava nella battuta... Buhahaha!

Scherzi a parte chiama la nonna per i saluti e raccontando del baby-club mi dice di non lasciare il bambino lì perché pensa che se no me lo rubano.
Panico.
Che faccio: straccio la tessera? :/






venerdì 15 febbraio 2013

la mia casa ideale



La mia casa ideale sta nel cuore delle persone che mi vogliono bene.
La mia casa ideale nasce dai sorrisi di mio figlio quando sta bene ed è contento.
La mia casa ideale risplende negli occhi di mio marito quando gli dico che lo amo.
La mia casa ideale sta nelle mani della mia amica quando mi abbraccia per sentirmi vicina.
La mia casa ideale si staglia al di là dell'apparenza perché è una vera casa.
La mia casa ideale non ha muri, né pareti, né oggetti perché l'importante è che ci sia amore.
La mia casa ideale vive con me ovunque mi trovo e cambia con me.

La mia casa ideale sono le persone che amo.

L'argomento definitivo è: "La mia casa ideale non è una casa qualsiasi", come da preferenze sondaggio.

Questo post partecipa alla staffetta di BloginBlog che ogni 15 del mese vi regala letture interessanti ^_^ seguiteci!!!


4. Mamma & Donna http://www.mammaedonna.info
6. Federica MammaMoglieDonna http://www.mammamogliedonna.blogspot.it/
7. Micaela LeMCronache http://www.lemcronache.blogspot.it/
9. Francesca Lancisi Watercolours http://www.francescalancisi.blogspot.it/
11. Monica Viaggi e Baci: http://duemoritravelblog.com/
16. La Torre di Cotone http://www.latorredicotone.com
20. mammerri www.mammerri.com
24. La bussola e il diario http://bussoladiario.com
27. Design Therapy http://www.designtherapy.it/
29. The Family Company http://familyco.wordpress.com/
32. I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com
35. Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it
42 Il Caffè delle Mamme http://www.ilcaffedellemamme.it
43 Le due coccinelle http://www.leduecoccinelle.it/
45. Ma la notte no! http://malanotteno.blogspot.it
47. Idea Mamma http://www.ideamamma.it

giovedì 14 febbraio 2013

Sandokan




Oltre ad essere stata la serie tv da me stra-amata, Sandokan è stato anche un mio grande amico e maestro di vita; uno di quegli amori teneri e trasparenti, come l'acqua.

Succedeva nell'estate del 90'.
Quando a luglio l'erba è fresca e luminosa e tu ancora in pigiama hai voglia di scendere in cortile a giocare.
Quell'estate si partiva in autobus con i Centri Rousseau per una località marina non troppo lontana dalle città.
Una di quelle zone che vanno bene per tutti, dove i genitori sono tranquilli a raggiungerti in tempo se ti spacchi la testa negli scogli.

Partivo con mia sorella e con tanta voglia di conoscere e vedere gente nuova.
Mentre sul pullman si faceva l'appello io giravo la testa e strizzavo gli occhi per l'abbaglio di luce che veniva dal vetro del finestrino.
Già mi immaginavo a... scambiare figurine coi miei futuri migliori amici... mentre l'alone dei pensieri si confondeva rapido al di là del vetro mi chiamano all'appello: 'Presenteeee!'
Quindi stavamo partendo.

Eravamo in molti a condividere esperienze dentro una manciata di settimane sotto immense pinete poco distanti dal mare.
In tende si stava in quattro su due letti a castello, mentre le valigie riposavano sui teli, lì, dove dovevano stare: per terra.
Ci nutrivamo di pranzi semplici in una pagoda. Immensa. Fatta di bamboo e risate (quelle che ti fanno venire il mal di pancia e poi non ti ricordi più il motivo del perché ridevi)
Avevamo a disposizione pochi giochi divertentissimi e semplicissimi: come materassoni ad acqua, palloni Super Tele e ruote giganti appese ai rami di alberi altissimi.
Tutto era "issimo" perché io avevo dieci anni.

C'era il sole.

E come ogni colonia che si conosca erano presenti anche gli educatori e qui ogni dieci bambini ne toccava uno.

Il nostro era un'alternativo figlio dei fiori a mo' di Mauro Corona e quando l'ho visto...
'Porca vacca ma questo è SANDOKAN!'
Sì, è stata la prima mia impressione ad alta voce.

'Salve ragazzi, allora forza! Andiamo a conoscerci assieme a tutti altri' 
Inutile descriverlo no? ..c'è la foto! Però il coltello mica ce l'aveva eh!
Giuro che era proprio come Kabir Bedi e il suo carisma lo rendeva ancora più selvaggio.
Praticamente seguiva il sole, nel senso che s'alzava all'alba e organizzava la giornata per noi con gli altri educatori.

Già, gli giravo attorno come un gatto e studiavo ogni sua mossa.
Le attività che proponeva nascevano dalla sua immaginazione e dalla sua esperienza di educatore.
Era bravo, il mio guru.
Figo!

Eravamo giovani marmotte a caccia di bamboo, pigne e pinoli.
Il bamboo diventava lo scheletro dei nostri aquiloni, e poi... una sera abbiamo preparato il drago cinese!!!


Lui organizzava le ombre cinesi (sì... il leitmotive era la Cina) in un piccolo teatrino (rigorosamente fai da te) di un metro per uno mentre cinquantanove ragazzi attendevano seduti nel buio storie fantastiche prendere vita, dalle sue mani.

Siccome la mia natura è sostanzialmente quella di essere una rompipalle (soprattutto quando mi interesso a qualcosa) succedeva (porello lui) che gli stavo appiccicata come una cozza e probabilmente... si chiedeva che farsene di me quindi era costretto a coinvolgermi in teatro a fare ombre  cinesi: io avevo il compito anche di  ruggire. Non ridete, ero una pantera fantastica! (spaventavo i ragni e i topolini)
Insomma eravamo un duo da palcoscenico.

Rientrati dalle vacanze estive non potevo non conoscere dove e come vivesse e così un giorno venne a trovarmi nel negozio di mia zia, con la sua bambina Lucrezia, e mi invitò a casa sua a mangiare il minestrone.

Ora.
La sua casa era alternativissima: niente tv (solo radio) le pareti erano dipinte dalle sue stesse mani...ops! ho sbagliato, non volevo dire dipinte ma affrescate.
Sì perché sui soffitti si allargavano cieli azzurri e liberi gabbiani; le pareti sprofondavano in un fitto fogliame disegnato con cura; le porte moderne erano state rimpiazzate da mercati di città famose intagliati nel legno.
Nelle stanze da letto il materasso era circolare, per l'esattezza un enorme punto rosso, che si affacciava sul mare di Capri, ops! ( era un affresco pure questo :)

Libri, fogli di ogni dimensione ovunque, sonagli in legno, scacciapensieri e acchiappa-sogni incorniciavano i muri... mentre strumenti musicali creati da lui stesso arredavano le stanze.
Tutte le stanze. Anche lo sgabuzzino.
Era incredibile come nulla riuscisse a passare inosservato.
Amava ogni tipo di suono, sia che esso provenisse dalla natura o dalla mente dell'uomo.
Sandokan giocava ad imparare anche a 40anni.
Driblava con successo molti problemi quotidiani e non si fermava ad ammirare le critiche negative.

Che figo che era... ma non perché fosse bello fisicamente ma nell'animo!

Col tempo non lo vidi più... mi dissero che s'era ammalato e poi partì.
Ma quello che più conta ora è ciò che mi ha lasciato e se in quello che vedo riesco a trarne un qualcosa di magico, beh... in parte, in gran parte, è grazie a lui.

Io so che nella mia mente creativa lui rimarrà forte e immortale, perché Lui... è Sandokan!



lunedì 11 febbraio 2013

Smooth

'Maremma, quanta neve sta scendendo là fuori lo sa soltanto il cielo. Oh! Jesus!'
Nevica anche da voi?
Spero non così tanto da ibernarsi per sempre!
Come qui a Piacenza... perché in macchina non sono riuscita ad inserire una marcia oltre la seconda, ci credete?
Storia brutta dall'asilo del Giova fino al portone di casa nostra... ghiaccio e neve dappertutto e slittano le gomme.
Oggi ho rischiato di investire persino Balto che s'era perso!

L'unica tinta intorno a noi è il bianco.
'Guarda Giò, è tutto coperto di neve'
'E... mamma si vede che siamo finiti al polo Nord!'
'Ah, ecco perché...'
Meno male che in macchina mi fa sempre sorridere :)

Svaniti i fantasmi della volta scorsa, sono stata in palestra ad acquagym dove ho incontrato di nuovo i miei acquatici amici :)
'Ah!.. lo avete sentito che il Papa non sta bene e s'è dimesso dal suo mestiere di Papa?!...' e io che pensavo almeno lui non potesse "abdicare"!
È stata la news della mattina mentre il pupo era all'asilo occupato a farsi mettere in castigo perché non ascolta mi dicono le maestre quando vado a prenderlo...
Stranamente oggi reagisco bene alla mimica con gli occhi al cielo della signorina Rottermaier e allora mi rivolgo allo sbruffoncello che mi avvinghia il collo e senza aggrottare la fronte cerco di spiegargli che si può imparare dagli errori e che si viene a scuola proprio per migliorare! :)
Forse gli ho parlato troppo difficile... però ho ottenuto attenzione perché mi guardava stupito, o forse... era dubbio.
Comunque mi guardava senza dire parola quando invece di solito tende a fuggire gli sguardi.
Farò bene a parlare in questo modo a un bambino di tre anni?

Sarà il libro che sto leggendo a darmi buoni suggerimenti educativi?
Sarà che ho finalmente superato i fatidici giorni femminili immersa nei pensieri angosciosi di buio&neve?
O sarà la musica che ho appena ascoltato dallo stereo in macchina ad avermi rilassato tanto?
Giovanni direbbe: 'Booooh!?'

Ok allora diciamo che è un mix di tutto, però penso che la scelta azzeccata della musica ha il potere di cambiare l'atmosfera che ci circonda e anche noi stessi di conseguenza.
Sì, insomma, d'accordo... anche con la migliore musica non vedremo proprio La vie en Rose ma almeno può aiutare a non mandare subito aff...... chi ti è antipatico. O no?!

Aspettate però, ragionando un minuto... non è che il Giova ascolta musica troppo "pesta" e quindi questo potrebbe essere uno dei motivi del suo essere un'incontenibile "The brave"?

Bisogna analizzare la situazione.
Dunque.
Carta. Penna. Riflessione.

Nel genere da bimbo a lui piacciono da impazzire:
Conosco un cocomero tondo tondo
La bella tartaruga
Il pulcino pio
La sigla del cartone animato "Le storie di Anna" di Rai yo-yo (anche se canta solo l'ultima strofa all'infinito)
Ci vuole un fiore 
Una casa molto carina (domenica si è intrufolato nel lettone alle sei del mattino cantando a voce alta tutta sta canzone -_-)
Avevo una casetta piccolina in Canadà (me la cantava mia zia Luciana nel retro del negozio)
La canzone della strega (la cantava la zia Carmen a me e mia sorella bambine)
Girotondo di fate e nani (idem di sopra sempre by zia Carmen)
Pa... Pa... Padrone, non mi mettere in pentola (con tutte le vocali. E non t'azzardare a scordartene una altrimenti si mette a urlare come uno pterodattilo per la casa)
E adesso s'è fissato con La canzone del bruco tratta da un libro regalato qualche sera fa da un amico di passaggio da noi :) tra l'altro questa canzone è pure in inglese oltre che in Italiano, cioè ci sono due versioni da ascoltare nel CD.
Insomma dovete sentire le "costruzioni" che fa con la parole... poi ogni tanto ci infila qualche T-rex come suffisso (e lì si che si ride)


Genere da adulto:
sigla iniziale del documentario sui dinosauri (lui balla un twist tutto suo appena parte la musica tonante del TRex )
Negrita:
Mama maè
Cambio
Ho imparato a sognare (a quest'ultima lo vedi in macchina che muove la testa come dire 'Ah! quanti ricordi...' )
Buckcherry:
All night long
Genesis:
L'album Selling England by the pound
(in macchina una volta c'ha detto: 'PAPÀ, ALZA LA POTENZAAA!')

Effettivamente le canzoni non sono proprio da Yoga... quindi sicuro attinge da qui le sue illimitate energie.
Però c'è una musica apparentemente dolce sotto la sua pelle, io lo so.
È la musica di cui non ho tenuto conto nelle liste, sì perché mentre lo stereo suonava Santana, lui nasceva.
Ma questa è un'altra storia...




Man it’s a hot one 

Like seven inches from the midday sun 

I hear you whisper & the words melt everyone 

But you stay so cool 

My mu-equita, my Spanish harlem mona lisa 

Your my reason for reason 

The step in my groove 



BRIDGE: 

And if you say this life ain’t good enough 

I would give my world to lift you up 

I could change my life to better suit your mood 

Cause you’re so smooth 



CHORUS: 

And just like the ocean under the moon 

Well that’s the same emotion that I get from you 

You got the kind of lovin that can be so smooth 

Gimme your heart, make it real 

Or else forget about it 





I’ll tell you one thing 

If you would leave it would be a crying shame 

In every breath and every word I hear your name calling me out 

Out from the barrio, you hear my rhythm from your radio 

You feel the turning of the world so soft and slow 

Turning you round and round


Santana



domenica 10 febbraio 2013

Ho inciso un CD??? Ho inciso un CD.

Borsa. Spartiti. Abito e... una testa riccia così.

Sorriso


Questo per cantare ai concerti di venerdì scorso.
Eheh c'ho messo un po' a scrivere questo post... lo so lo so ma una blogger se non scrive un post che fa nel frattempo? Vive!

Allora, dai, seguitemi:
partiamo da casa io, la nebbia, (il Dottor Zivago) e il freddo che ghiacciava lo sterzo e pure il mio didietro... assieme a una paura folle di rimanere immersa nella nebbia e poter finalmente conoscere di persona Gandalf o peggio Gollum!

Nebbia

Sì potevo fermarmi per la notte in un ostello sempre a Crema ma la sera stessa brutto tempo non ce n'era e allora ho deciso di dormire a casuccia nel mio lettone soffice, quindi sono rientrata anche se tardissimissimo...

Il programma della giornata consisteva in due concerti: uno nel pomeriggio, diciamo che s'è trattato di una lezione-concerto sul tema dell'opera nell'ottocento per le scuole di terza media Dante Alighieri di Crema; e l'altro la sera, per presentare il CD "Concerto" al pubblico.

Ho atteso il pianista e i suoi allievi nella veranda della scuola (veranda... mi piace chiamarla così perché silenziosa con le piante come da mia zia Luciana che ha un pollice verdissimo che farebbe risorgere anche un sasso, e allora ecco che mi sento subito a casa :)
Qui vedo che troneggiano silenti fior fiore di cimeli preziosissimi come questo calcetto Balilla...


...e poi volto lo sguardo e cosa vedo? il mio compagno di giochi nei miei favolosi 10 anni quando ancora frequentavo l'oratorio femminile del Baranza-town!!! (Baranzate è il posto dove sono cresciuta)

Signore e Signori, Ladies and Gentlemen ecco a voi... IL TAM TAM!!! :D


Ora, io ve lo giuro, potrei starci ore ed ore a giocare senza mai stancarmi, cioé voglio dire: c'avevo un gioco di polso da stendere qualsiasi avversario, non so se mi spiego.
(Adesso non saprei... forse mi sono arrugginita?)
A questo punto, non vedo ancora nessuno che chiede di me quindi... non ho resistito e ho cercato le palline frugando nella buca del tavolo. C'avevo ancora il giubbotto addosso. No, vabbè...
Ovvio. Lo sapevo. Col cavolo che ci sono!
E ho pensato: vuoi vedere che ci vogliono le 500Lire!!!

Ok mollo tutto al volo perché arriva Simone (e torno seria) con i venti studenti sotto le sue ali ci incamminiamo per arrivare qui
<-----  
Sì insomma nella lezione-concerto abbiamo eseguito l'aria finale del primo atto di Traviata.
Qui è possibile parlare di recitativo, aria e cabaletta. per gli studenti è un buon esempio ad effetto ed è pure conosciuto come pezzo :)

Ho interagito con loro, gli allievi, e risposto alle loro domande (mica sempre facili) soprattutto sulla voce... mi viene da ridere perché quando mi chiamano per questo tipo di "concerti" chissà perché alla fine gli studenti se ne escono ululando ai soffitti.
Da una parte mi fa piacere perché penso che vogliano provare le potenzialità della loro voce, il che è positivo in quanto vuol dire aver raggiunto l'obbiettivo del fare "breccia" ravvivando l'interesse per l'opera e la voce.
Dall'altra parte mi sento un pochino presa per il culo il che non è proprio proprio positivo, ecco :-/
Ma capisco che sono ragazzi e l'approccio alla lirica se non viene sostenuto dalle scuole e nella formazione scolastica risulta molto difficile (invito le mie colleghe a commentare se mai si sono trovate di fronte a queste situazioni sempre così imbarazzanti)

Ok dopo essere stata con loro sono rimasta sola a studiare in questa sala meravigliosa che si chiama sala Pietro da Cemmo presso il circolo culturale S. Agostino situato nel Museo civico di Crema.
Merita davvero... sono rimasta incantata dagli affreschi e dallo spazio e pure dall'acustica.
Sì perché non è scontato trovare una buona acustica tutte le volte che si va a cantare.


A me piacciono tanto le sedie moderne in contrasto con l'arte classica che le circonda, danno una linea giovane, viva, presente; la mia amica Irene mi ha detto che si chiamano Luis Ghost di kartell.

Ho apprezzato l'atmosfera fin dall'entrata.
I disegni arricciati come capelli di dame vissute nel medioevo sembra dividano il silenzio nei corridoi dai rumori esterni della città moderna.
Purtroppo era buio e non sono riuscita a fare scatti, ma alla sinistra dell'androne che vedete c'era un delizioso giardinetto all'inglese con al centro un piccolo pozzetto antico in pietra scura rifinito sempre in ferro battuto. E un minuto secchio di ferro appoggiato al bordo del pozzo.
Portone ferro battuto
Affresco
Ok la sala si è riempita e qui mi vedete pronta a salire sul palco...


Probabilmente ad Aprile si ripeterà, se volete e verrete anche voi sarà una buonissima occasione per conoscerci, io vi aspetto.
Un grande abbraccio ciaooo!



Il CD ha lo scopo di valorizzare arie da camera di compositori italiani cremaschi, apparentemente un cd che quasi nessuno ascolterà perché il repertorio è veramente di nicchia ma... nel concerto di presentazione abbiamo integrato il programma con altri brani conosciuti (sempre da camera) come "In solitaria stanza" e "Lo stornello" di G. Verdi piuttosto che alcune arie famose napoletane come "Dicitenciello Vuje" etc... più conosciuti insomma proprio per avvicinare il pubblico ad ascolti inediti ma sempre italiani ;)




Libro