mercoledì 24 ottobre 2012

Un pomeriggio "in prova"

Questo pomeriggio mi trovo in Teatro per la prima prova di sala. A breve canteremo le opere come da cartellone.
Come mi sento? Dunque...sono piccola con lo spartito tra le mani. Sono piccola e attenta su una seggiola marroncina dalle gambe metallo. Accanto a me le mie colleghe con la matita. Siamo un coro multietnico: coreane, giapponesi, inglesi, americani, tedeschi e spagnoli. Ah! sì... Italiani. tutte lì. Schiene dritte, respiro tranquillo, occhi luminosi e attenti. Siamo come a scuola e ho le antenne per captare cose nuove. Interessanti. Testare ancora la mia memoria con mille parole da ricordare entro domani. Entro domani sapere:
note, accenti, tempi da rispettare. E poi ci saranno in scena le entrate le usscit, dove mettersi meglio per vedere il direttore d'orchestra. Tante cose da fare che chiede l'autore. E che al momento non sai fare ma sai già che andrai a casa a ripeterti tutto tutto. A memoria: come lo devi fare...qui ci vuole un accento, là no, qui diminuendo, respiro. Tutto quello che chiede il Maestro. Che chiede la musica. Che chiedono tutti. Quanta roba eh? Meglio che ora vado, che c'ho da fare...

Verso le cinque del pomeriggio...
In un attimo di pausa, la mia mente si diverte. Con me, ovviamente. E guardo fuori dalla porta vetri, oltre la colonna i tetti dipinti di arancio.
Presumo che in Inghilterra si prenda il thé. Immagino la "nonna regina" con il suo tailleur color pastello, al tavolino di radica rosa, e le sue commensali che sorseggiano la pregiata bevanda e si scambiano sguardi dallo zigomo in giù. E tutto è immerso in un imbarazzante silenzio.
Per rompere questo silenzio ecco che l'altro emisfero del mio cervello suggerisce... il cappellaio matto di Lewis Carrol???...ma dove sono finta?sì, va bè... anche loro sorseggiavano thé. Ok basta così, credo di avere un po' di confusione in testa a quest'ora, sarà che le cinque del pomeriggio mi fanno volare nella testa tazzine e zollette di zucchero colorato. Ho bisogno di un ginseng. Azz, fine pausa.


Dopo le cinque del pomeriggio...
Pausa veloce e scrivo...volo in Sicilia e in Sicilia aprono i negozi. Lo so perché ci sono stata e la calura non perdona nessuno fino al tramonto. Quindi vedi questo teatro di persone animarsi nelle strade principali. Mamme e bambini passeggiano e fanno sosta al chioschetto per un "mandarino" What is it?. È una bibita fatta di selz e sciroppo al gusto che vuoi; diciamo che il classico da ordinare e che vi consiglio è con il limone spremuto a freddo istantaneamente. Praticamente è il sole in un bicchiere. Si riprendono le prove.


Sono passate le cinque del pomeriggio da un bel pezzo e la prova è finita. Ora chiamo a casa e vediamo che combinano i miei 'omini.

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